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venerdì 2 novembre 2012

IL PRIMO GIORNO DEL MIO BLOG

E' arrivato il giorno in cui anch’io, uno dei pochi fortunati lavoratori in Italia, inizio a scrivere un blog sulla rete. Lasciate che mi presenti, a chi ovviamente si fermerà almeno un attimo sul mio blog (se mai qualcuno si fermerà). Ho trentasei anni, giovane lavoratore, sfiduciato per le sorti del nostro bel paese e da questa classe politica che assomiglia sempre più al peggior carro allegorico del carnevale di Rio, ma cosa più importante, con orari lavorativi impossibili per dedicarsi in tutto e per tutto alla cura della propria persona e del tempo libero trascorso in casa. 
Non avete la sensazione che quando tornate a casa la sera (per chi ha la fortuna di averne una) vi sentite come se apriste la porta di una camera d'albergo? Non sentite anche voi una certa e pesante stanchezza che vi attanaglia e che vi conduce verso la strada di una serata con cibo congelato e precotto comprato mesi prima al supermercato pronto in cinque minuti? Se la vostra risposta è affermativa, allora siete approdati sul blog giusto. 
Io mi sento proprio così. A volte le catene della stanchezza mi legano da subito sul divano e non mi lasciano libero di fare niente, anche solo cucinare qualcosa di semplice fatto dalle mie mani. L'unico desiderio al rientro la sera è proprio quello di trovare, non appena si spalanca la porta del mio appartamento, un esercito di utensili da cucina animati da qualche incantesimo, come quelli del film Fantasia di Walt Disney, che preparano pietanze calde e deliziose. Invece l'unica cosa che si anima subito dopo il mio rientro a casa è il televisore e il mio corpo che mi conduce puntualmente al bagno per lasciare nel water tutto quello che ho accumulato durante il giorno. 
E' possibile che non ci sia nessuna soluzione di vivere al meglio la nostra casa e la nostra cucina? Possibile che i nostri orari di lavoro ci condizionino tanto? Sono queste le domande che mi sono subito venute in mente dopo mesi e mesi di questa vita. Prima di andare avanti voglio subito chiarire che, per aggravare la mia situazione, sono anche single quindi, potete ben capire che trovare forti motivazioni alla sera per cucinare è certamente molto proibitivo.
Mi sono imbattuto in mille libri di cucina che promettevano piatti facili, gustosi e veloci. Trasmissioni televisive con cuochi che in venti minuti tiravano fuori da pentole e forni pietanze dalla bellezza avvolgente e dal gusto impeccabile e, alla fine ho capito che se avessi continuato a spendere soldi per libri di cucina e continuato a guardare certe trasmissioni mi sarei comunque nutrito con surgelati.
Così è arrivato il momento di mettersi in gioco, di prendere di petto le mie serate e di affrontare i fornelli. Non sono un cuoco, non conosco bene i cibi da poter creare piatti equilibrati sotto il profilo delle calorie ma non è questo lo scopo di questo spazio. Voglio uscire da questa apatia causata da giornate lavorative interminabili e molto spesso stressanti e sfidare tutti quelli che si vantano della loro cucina. Voglio vivere la mia piccola casa e utilizzarla tutta. L'ho pagata intera e non solo il divano. Inoltre sono convinto che nella nostra tana sia possibile fare tanto altro e ogni volta che mi verrà in mente qualcosa vi posterò la mia esperienza (Ho già utilizzato un termine da blogger) per condividerla e farne tesoro con tutti voi. 
Piccoli e grandi lavoratori e lavoriatrici rimbocchiamoci le maniche e facciamo vedere di cosa siamo capaci. Non siamo solo lavoratori, siamo uomini e donne che hanno solo perso l'energia di vivere una vita normale dopo il lavoro. Riappropriamoci delle nostre serate e diamo forza positiva alla nostra serata. Facciamo la spesa e diamo sfogo alla nostra creatività assopita. Non importa il risultato, almeno in questa fase, ma conta il voler provarci. Teniamo fuori dalla porta la stanchezza e armiamoci di buona volontà. Io sto iniziando. 
Ora vi saluto che vado a fare la spesa e ci sentiamo presto con la mia prima creazione culinaria.

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